Il progetto Punto Donna
Uno spazio di accoglienza e ascolto
Lorella Molteni, Paola Meina, Martina Pagani, Daniela Zortea e Paula Davidescu presentano l’iniziativa dell’Associazione Famiglie Tossicodipendenti di Trento

Il “Punto Donna” è uno spazio di accoglienza, ascolto e sostegno rivolto a donne con problemi di uso, abuso o dipendenza da sostanze illegali e legali e nuove dipendenze.
È uno spazio che cura attraverso la relazione, il fare e le arti.
Attivato in via sperimentale nel 2013, è ripreso nel novembre 2014 con i contributi dell’Agenzia per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili dell’Ufficio per le politiche di pari opportunità e conciliazione vita-lavoro della Provincia autonoma di Trento, si pone vari obiettivi.
Alcuni sono rivolti all’utenza: ovvero l’accoglienza, l’ascolto e il sostegno delle donne, telefonica e vis a vis. Quindi l’empowerment, attraverso laboratori espressivi (Cura di sé, Percussioni, Arte del movimento, danza e canto, InVesto, Arteterapia) e gruppo di auto-mutuo-aiuto. Ma ci sono anche degli obiettivi “complementari”: la valutazione degli esiti e indagine mirata sulla dipendenza femminile e la creazione di reti sul territorio, sensibilizzazione della popolazione e delle istituzioni ai bisogni delle donne con dipendenze, valorizzazione dei volontari.
Le 40 donne finora seguite, prevalentemente dipendenti da eroina, hanno storie di violenze e abusi, aborti, tentati suicidi, dipendenze crociate e, in particolare, prostituzione e vita da strada. La risposta del Punto Donna alla complessità dei bisogni che tali problematiche possono generare è valutata positivamente dalle utenti per vari motivi. Innanzitutto il sollievo dalla vita da strada che questo spazio concede; l’ascolto non giudicante di operatrici e volontari; l’apprendimento di nuovi modi di relazionarsi e valorizzare l’altro e se stessa; il senso di appartenenza a una famiglia che può dare motivazioni per cambiare.
Le prospettive future di questo progetto sono chiare, ma per affrontare adeguatamente tale complessità, unita a un aumento numerico consistente di donne con problemi di dipendenza, il Punto Donna ha bisogno di risorse economiche adeguate che possano permettere di proseguire con maggiore continuità e una Pronta Accoglienza Abitativa specifica per le donne con problemi di abuso o dipendenza (al momento inesistente sul territorio) che possa trattare adeguatamente le emergenze che, quotidianamente, si verificano.